Ho scritto un libro
- Giulia Checcucci

- 6 ott
- Tempo di lettura: 2 min
“SANDRA E LE ALTRE, STORIA DI UNA PSICOTERAPIA”
Ci sono voluti 36 anni ma alla fine ce l’ho fatta, il libro era nelle mie mani. Le parole mi scorrevano davanti agli occhi, quasi le sapevo a memoria dalle tante volte che avevo corretto e corretto e ancora corretto.
Leggevo e mi commuovevo per una me che aveva sofferto e, attraverso la psicoterapia, era riuscita a rimettere insieme tutti quei frammenti sparsi che a volte non riconosceva.
Ogni parte mi ricordava da dove venivo, le strade che avevo preso, a volte a fondo cieco, altre impervie, difficili da percorrere.
Ogni volta che incontravo un ostacolo mi fermavo, mi guardavo indietro, poi davanti, come a cercare una nuova possibilità. E la trovavo.
Anche scrivere era stato difficile. Dalla prima volta, su una macchina da scrivere, all’ultima, sul mio computer, dove le dita correvano veloci.
Guardavo dentro di me, trovavo nuovi aspetti, sfaccettature di specchi che riflettevano altrettante immagini, a volte contorte, altre lisce, serene.
Scrivere mi ha aiutato, è stata una catarsi, una modalità per dire, eccomi, questa sono io, vi piaccia o no. Io mi sono piaciuta, riscoperta, amata.
E questo è ciò che è venuto fuori, il mio libro, la mia storia.
Una breve sintesi: in un percorso tra i ricordi, Sandra si confronta con le parti di sé che non le sono mai piaciute e che ha sempre evitate. I suoi diari raccontano storie di amore, dolore e fallimenti, nei quali le sue parti, Sara, Stella, Serena, Sonia, Silvia, rappresentano ognuna una diversa fase della sua esistenza. Attraverso il sostegno della psicoterapeuta Giovanna, Sandra tenta di trovare un senso a tali frammentazioni interiori per rinascere come un’unica persona, complessa ma intera.
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Chi vuole, può scrivermi e dirmi che ne pensa.







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