top of page
Sfondo geometrico pesca

La tristezza

  • Immagine del redattore: Giulia Checcucci
    Giulia Checcucci
  • 21 nov 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Un sentimento a volte scomodo, a volte commovente.


La tristezza è un sentimento che proviamo spesso, per tanti motivi, in varie situazioni e relazioni.

A volte sembra colpirci e tenerci come se fossimo passati sotto ad un treno, con tutte le sfumature possibili ed immaginabili, dallo scoramento al dolore, passando per lo stupore dell’irruzione delle lacrime.

Poi ci sono quelle situazioni nelle quali la tristezza arriva come un manto caldo, che avvolge, in profondità, con un senso di dolcezza, commozione, che, spesso, si scioglie in lacrime corroboranti e salvifiche.

Ecco, questo è quello che provo spesso dopo la morte di mio padre, novantaduenne, dopo quattro anni da quella di mia madre, novantenne.

Non sono certo un’orfana, i miei genitori me li sono goduti, ma non averli più è sempre uno strazio.

Il lutto di mio padre l’ho elaborato dopo la morte della mia mamma, in questi lunghi quattro anni, nei quali l’ho visto cambiare, trasformarsi, da uomo estremamente eclettico, colto, un pensatore, ma anche un uomo di buoni sentimenti, uno scienziato, uno che la sua vita l’ha vissuta alla grande, tra medicina, biofisica, scienza e ricerca.

Oggi non posso che provare tristezza, ma diversa da quella che provavo ogni volta che lo andavo a trovare, piangendo ad ogni ritorno e, a volte, anche all’andata. Oggi la mia tristezza è quella di una persona che non ha più nessuno davanti, sono tutti morti, nonni, genitori, zii, zie.

Oggi, se guardo avanti, vedo vuoto e, come dice una mia amica, mi sento “in prima linea”.

Finita la “base sicura” dove potevo tornare a parlare, confrontarmi, rassicurarmi, finite le chiacchierate con il mio babbo, il mio Wikipedia personale, le giratine con mia madre, la corsa a vestirsi quando ero ragazzina perché avevamo più o meno la stessa taglia, il caffè in cucina la mattina con tante chiacchiere, risate e battute.

Adesso vivo di ricordi, sento i miei genitori dentro di me, ritrovo in me i loro gesti, le loro espressioni, tanto che a volte mi stupisco a fare qualcosa che mi suona estraneo ma poi lo ritrovo ricordandoli.

Ecco, questa è la tristezza che provo, anche se poi mi guardo intorno e vedo la mia nuova famiglia, fatta di un marito, un figlio “in sharing”, una serie di persone che ci fanno essere una famiglia allargata, con ex e nuovi compagni, figli, e poi gli amici, di lunga durata o di recente acquisizione.

Quando mi sento in questa nuova famiglia, non più di origine ma costruita nel tempo, sento di essere fortunata e la tristezza se ne va, cancellata da momenti di gioia, affetto, comprensione, amore.

Adesso, posso solo cercare di mettere insieme il mio passato con il mio presente, sapendo che le persone della mia famiglia di origine sono dietro di me e mi sostengono con i ricordi e con ciò che mi hanno insegnato, infatti ogni gesto, sensazione, conoscenza, acquisizione, arriva da loro ed io posso trasformarla in qualcosa che continui a nutrirmi.

Se sono quella che sono lo devo a ciò che ho ricevuto, a come l’ho interiorizzato, armonizzato, variato, per dargli ogni volta una forma migliore.

E quello che sento, ogni volta che mi fermo ad ascoltarmi, è l’immenso bagaglio che mi porto dietro, ormai non più appesantito da qualcosa di angosciante, ma leggero, ricco di nutrimento, piacevole da aprire ogni volta, curiosando alla ricerca di qualcosa che mi arricchisca ancora.

Allora la tristezza diventa commozione, i ricordi irradiano calore, il mio cuore si riempie di affetto e riconoscenza e mi volgo al futuro con un intenso apprezzamento e ringraziamento per ciò che ho ricevuto.

Grazie babbo, grazie mamma, se sono così lo devo anche a voi e vi porto dentro di me.


Giulia Checcucci

Commenti


CONTATTAMI

Logo Giulia Checcucci di colore nero

Dott.ssa Giulia Checcucci

Psicologo e Psicoterapeuta

P. Iva: 05387450488

Via G. Mameli, 139 – 50059 Vinci (Firenze)

  • Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn

Cell. +39 338 8486612

 Email: giuliacheccucci.psi@gmail.com

Website created and edited by

Logo esteso YBCT senza sfondo

All rights reserved ©

Logo esteso YBCT senza sfondo
Logo esteso YBCT senza sfondo
Logo Giulia Checcucci psicoterapeuta colore nero

Dott.ssa Giulia Checcucci

Psicologo e Psicoterapeuta

P. Iva: 05387450488

Via G. Mameli, 139 – 50059 Vinci (Firenze)

  • Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn

Cell. +39 338 8486612

 Email: giuliacheccucci.psi@gmail.com

Website created and edited by

Logo esteso YBCT senza sfondo

All rights reserved ©

bottom of page